Ha scelto di adoperare esclusivamente il suo primo nome per farsi riconoscere dal vasto pubblico. Un appellativo che trae origine dalla parola “tendai”, termine shona (una lingua bantu parlata nella parte centro-orientale dello Zimbabwe) che significa “esprimere gratitudine”. Incontestabilmente, Zendaya ha molto da ringraziare.
Esprime gratitudine perché, oltre ad emergere come una talentuosa attrice hollywoodiana, è nata con una voce che le ha consentito di esordire nel mondo della musica fin dal 2013, conquistando una notorietà nazionale nel pop e nell’hip hop con oltre 1.000.000 di copie vendute per ciascun album.
Riconosce il contributo della Disney, che, ancor prima di compiere vent’anni, ha creduto in lei, scegliendola come protagonista di sitcom come “A tutto ritmo” accanto a Bella Thorne, “K.C. Agente Segreto”, “A.N.T. Farm: Accademia Nuovi Talenti”, e di film TV come “Nemiciperlapelle” e “Zapped – La nuova vita di Zoey”. Questa opportunità le ha garantito una popolarità iniziale, poi consolidata con il suo ingresso nei Marvel Studios nel reboot di Spider-Man.
Ringrazia anche la ABC, che ha puntato sul suo volto giovane e fresco, inserendola nel cast del talent show “Dancing With The Stars”, introducendola al pubblico adulto.
Riconosce l’apporto dei primi produttori che l’hanno emancipata dall’immagine di ragazza Disney, offrendole ruoli più maturi, come quello della trapezista in “The Greatest Showman” o Chani in “Dune” di Denis Villeneuve. Non può dimenticare Sam Levinson, regista di “Euphoria”, che l’ha voluta anche come protagonista in “Malcolm & Marie”, permettendole di rimanere attiva durante la pandemia di COVID-19.
Destinata a diventare una delle più promettenti attrici della sua generazione, Zendaya ha saputo sfruttare la sua immagine, trasformando il suo nome in un marchio di successo e facendo del marchio un prospero business.
Oltre alla sua carriera cinematografica, si afferma anche come social influencer con oltre 17 milioni di follower su Facebook, 18 milioni su Twitter e 87 milioni su Instagram. La sua influenza si estende anche al mondo della moda, grazie alle esperienze passate come fotomodella.
Non solo promuove se stessa, ma anche vari brand, accumulando cifre considerevoli e conquistando il favore di pubblico e critica. Mentre i critici americani esaltano Zendaya come il nuovo prototipo d’attrice destinato a cambiare il mondo, quelli europei mantengono un approccio più realistico, riconoscendo le sue qualità senza l’eccessiva enfasi statunitense, ma guardando anche alle sfide che le stelle Disney hanno affrontato nel mantenere il loro splendore iniziale.
La sua formazione inizia a Oakland, California, nel 1996. Figlia di una maestra, Zendaya cresce con cinque fratellastri, frequentando la Fruitvale Elementary School. Fin da bambina, coltiva l’interesse per la recitazione, il canto e il ballo, partecipando a corsi di arte drammatica, tra cui quelli della California Shakespeare Theater, dell’AHA (Academy of Hawaiian Arts) e dell’American Conservatory Theater. A otto anni, si unisce al gruppo di ballo hip-hop Future Shock Oakland, rimanendovi per tre anni. A dieci, calcia già il palcoscenico in musical come “Once on This Island” e “Caroline, or Change”. Sperimenta anche con alcune partecipazioni in opere shakespeariane in ruoli minimi.
Il vero inizio della sua carriera avviene come fotomodella bambina. Dopo aver trovato un agente, collabora con marchi come Macy’s, Mervyns e Old Navy, partecipa a spot pubblicitari e, infine, entra nel mondo Disney Channel.
La sua stellina Disney si accende quando viene scelta per la sitcom “A tutto ritmo”. Sebbene inizialmente avesse aspirato al ruolo di CeCe Jones, il direttore di casting le affida il ruolo più ironico di Rocky Blue. Il telefilm diventa un successo, dando a Zendaya l’opportunità di promuovere il suo talento musicale e di intraprendere una carriera come cantante. Realizza singoli e album, spesso collaborando con la collega Bella Thorne.
La sua popolarità cresce ulteriormente quando, a sedici anni, partecipa alla versione americana di “Ballando con le stelle”. La breve parentesi le permette di farsi conoscere anche dal pubblico adulto, ma ritorna rapidamente a Disney Channel con nuovi progetti, come “K.C. Agente Segreto”.
Zendaya, spontanea, espressiva e simpatica, dimostra una naturale inclinazione per la commedia. La sua carriera prende una svolta importante quando interpreta Michelle in “Spider-Man: Homecoming”, ruolo che riprende anche in “Spider-Man: Far from Home” e “Spider-Man: No Way Home”. Dopo apparizioni in “The Greatest Showman” e nel doppiaggio di “Smallfoot: Il mio amico delle nevi”, decide di concludere il contratto con la Disney per cercare nuove opportunità.
Il 2019 segna un punto di svolta con la sua interpretazione di Rue in “Euphoria”, telefilm HBO basato sull’omonima serie israeliana. Il suo straordinario livello di performance le vale un Emmy Award come miglior attrice protagonista di una serie drammatica, diventando la più giovane vincitrice di tale premio e superando concorrenti del calibro di Jennifer Aniston, Laura Linney, Olivia Colman, Jodie Comer e Sandra Oh.
A causa della pandemia di COVID-19, la sua carriera subisce una pausa, ma il film “Malcolm & Marie” la tiene comunque sotto i riflettori. Durante questo periodo, sfrutta altre opportunità per promuovere la sua immagine, intensificando la carriera di testimonial, scrivendo una biografia e collaborando con marchi come Tommy Hilfiger, Lancôme, Bulgari e Valentino.
Dopo il successo di “Euphoria”, la sua popolarità continua a crescere, diventando una presenza regolare sui red carpet. Partecipa al progetto “Dune” di Villeneuve accanto a Timothée Chalamet e si prospettano numerosi progetti futuri.
Dal 2021, ha una relazione stabile con Tom Holland, conosciuto sul set di “Spider-Man: Homecoming”.