Il problema dei 3 corpi, nella sua forma scritta, si dimostra essere di gran lunga più potente rispetto alla sua controparte televisiva. La trilogia del Passato della Terra, così denominata per motivi che vengono chiariti solamente nel terzo capitolo, è ambientata in una galassia in fase di collasso e presenta personaggi radicalmente differenti rispetto alla serie Netflix. Anche le tematiche trattate assumono sfumature diverse.
Da un lato, la divisione dei personaggi – e delle relative dinamiche – tra diversi Stati, soprattutto il Regno Unito, risponde alle esigenze di un pubblico più eterogeneo, come quello dello streamer che copre oltre 190 paesi. D’altro canto, la serie condensa elementi tratti da tutti e tre i volumi originali della saga di fantascienza (Il problema dei 3 corpi, pubblicato nel 2006, La materia del cosmo nel 2008 e Nella quarta dimensione, che ha concluso la trilogia nel 2010).
Inoltre, la trilogia letteraria presenta gli eventi in modo non lineare, mentre la serie televisiva opta per una narrazione lineare, semplificando di conseguenza numerosi elementi. Ad esempio, il piano degli umani, la cui mente è l’unica cosa illeggibile per i San-Ti. Questo concetto, presente nel secondo libro, è affrontato immediatamente nella serie, privilegiando l’azione rispetto al pensiero e rendendo più accessibili e comprensibili altri elementi del racconto originale, come il countdown e i sofoni. Analogamente, la rete di difesa terrestre, presente nel terzo libro, viene introdotta già nella prima stagione dell’adattamento Netflix.
Anche la rappresentazione della “quinta colonna” dei San-Ti sulla Terra subisce una lieve rielaborazione. Nella serie, essa è incarnata da un gruppo di burattinai potentissimi nell’ombra, responsabili di un grave errore, motivato dal desiderio di condividere conoscenze, le stesse conoscenze che gli alieni intendono attaccare attraverso i sofoni prima dell’invasione del nostro pianeta.
La serie Netflix affronta il tema del trascendente mantenendo allo stesso tempo una rigorosa aderenza alla fisica, mentre gli scienziati sono attaccati e spinti al suicidio. La serie include anche il tema attuale della “scienza contro i complottisti” e semplifica la reazione umana all’arrivo degli alieni rispetto ai libri, dove suscita reazioni “religiose” in diverse fasce della popolazione terrestre. Il dilemma dei tre corpi, ancorato a un profondo pessimismo, si rivela, a un livello più avanzato, come parte di un approccio tinto di grande pessimismo, come suggerisce anche il titolo del secondo libro, che richiama la “foresta oscura”, reinterpretazione del paradosso di Fermi formulata nel 1983 dall’astronomo e scrittore statunitense David Brin.
Ma cosa rappresenta questo concetto? Per Fermi, potremmo non essere soli nell’universo, ma potrebbe essere altrettanto difficile entrare in contatto con “gli altri”. Brin aggiunge un tocco di tristezza: è inconcepibile che siamo soli nell’universo e molto probabile che le civiltà spaziali, per proteggersi, rimangano silenti per non essere invase, quasi fossero preda di una paura paranoica autoalimentante.
Cixin, nel suo terzo libro, supera addirittura questo pessimismo. Senza svelare troppo, lascia poche speranze affinché una guerra di invasione aliena possa portare alla pace nell’universo, predisponendo piuttosto i presupposti per fenomeni simili che contribuiscono a un’apocalisse globale (da cui ci si può salvare solo attraverso la quarta dimensione). Anche il finale della trilogia cartacea, pur plasmato da una speranza intrinseca, risuona con un tono leopardiano.
Leggere Liu Cixin fino in fondo permette di immaginare come i suoi scritti potrebbero plasmare il futuro della serie televisiva. Per la sua avventura di fantascienza più audace, Netflix ha ingaggiato gli autori di Game of Thrones, il che lascia presagire un contratto per l’intera trilogia. D’altra parte, il costo elevato degli episodi (circa venti milioni di dollari ciascuno, stando a Forbes) potrebbe rivelarsi un ostacolo, se Il dilemma dei tre corpi non dovesse attirare il numero minimo di visualizzazioni per giustificare la continuazione del progetto. Preferendo non considerare questa triste eventualità, è meglio immergersi nei tre romanzi, immaginando come potrebbero adattarsi al futuro della serie televisiva, ora che ci siamo affezionati a certi personaggi e a certi piani di contrattacco incredibili. Due opzioni