Constellation è la nuova serie di fantascienza di Apple TV+, disponibile a cadenza settimanale dal 22 febbraio, che unisce elementi di Gravity e Silo con un tocco di Punto di non ritorno. La piattaforma digitale, sempre più orientata agli appassionati del genere (che include anche Invasion, For All Mankind e Monarch: Legacy of Monsters), si distingue per il notevole budget a disposizione e aggiunge un’apprezzabile dimensione horror al thriller psicologico. Constellation si presenta come un racconto di fantascienza rigorosa che esplora i misteri della fisica e dello spazio, arricchito da un dramma familiare toccante sull’amore genitoriale e sulla potenza del legame tra madri e figli. La serie pone al centro l’interpretazione carismatica di Noomi Rapace.
La trama inizia con Jo Ericsson, un’astronauta svedese interpretata da Noomi Rapace, impegnata in una missione sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS). La sua permanenza nello spazio, seppur fonte di immensa gioia, si trasforma in tragedia a causa di un incidente. Jo cerca strenuamente di ritornare sulla Terra, affrontando le insidie dello spazio. Tuttavia, al suo rientro, inizia a percepire qualcosa di inquietante e dissonante nell’ambiente che la circonda. La figlia, chiamata Alice, intraprende con lei un percorso alla ricerca della verità, imbarcandosi in un misterioso viaggio.
L’autore britannico Peter Harness, noto per opere come Doctor Who e Jonathan Strange & Mr Norrell, dimostra la sua abilità nell’ambientazione horror e fantascientifica, aggiungendo un tocco di mistero e favola oscura a Constellation. La serie esplora la salute mentale della protagonista, mettendo in discussione se l’esperienza nello spazio abbia compromesso la sua razionalità o se la paranoia sia giustificata da una realtà incomprensibile. Attraverso i misteri della fisica quantistica, la narrazione può talvolta risultare complessa, ma in determinati momenti, specialmente quando si sposta in ambienti glaciali e isolati, Constellation diventa un horror straniante e suggestivo, richiamando atmosfere simili a True Detective: Night Country.
La serie, nonostante la sua narrativa altalenante, rimane coesa grazie alla presenza magnetica della sua eroina, Jo, impegnata nella ricerca di una verità emotivamente risonante. La produttrice Michelle McLaren sottolinea l’importanza del viaggio fisico e metaforico che Jo e Alice intraprendono, esplorando il potente legame tra madre e figlia, ora da ricostruire dopo essere stato spezzato. Le puntate più intense e suggestive si concentrano sull’arco narrativo del viaggio, trasformandosi in un’inquietante favola nera immersa nella solitudine del ghiaccio e della neve.
Nonostante alcune irregolarità narrative, Constellation, come Silo, si mantiene coesa grazie alla presenza costante e magnetica della sua protagonista, impegnata nella ricerca di una verità che per lei è tanto cruciale quanto il respiro. Se il finale può risultare in alcuni aspetti anticlimatico, l’epilogo, potente e inquietante, lascia aperta la possibilità di un seguito.