Sex Education | È una serie originale Netflix scritta dalla sceneggiatrice emergente Laurie Nunn e diretta da Ben Taylor. La comedy britannica è incentrata su un liceale timido e impacciato di nome Otis Milburn, il quale può ritenersi un esperto di educazione sessuale per osmosi. Sua madre, Jean, è una terapista del sesso e lo ha cresciuto impartendogli, suo malgrado, consigli e osservazioni intime di ogni tipo, diventando ancora più ossessiva dopo il tradimento del marito con una sua paziente. Il suo migliore amico Eric e un`attraente ragazza ribelle di nome Maeve gli suggeriscono quindi di diventare segretamente il terapista sessuale della scuola, risolvendo tutti i più strampalati problemi dei suoi compagni, dalla dipendenza da masturbazione alla crescita smisurata di peli pubici, fino alla confusione identitaria. Nell’aiutare gli altri, Otis capisce finalmente che è arrivato anche per lui il momento di fare le prime vere esperienze e di perdere la verginità.
Sex Education si pone come antitesi di serie come Skins, esplorando il tema del sesso dal punto di vista di un ragazzo inesperto e complesso, offrendo un primo sguardo all’erotismo tra momenti comici e riflessioni e fornendo una prospettiva diversa e più realistica sull’approccio.
Nella realtà la madre dell’interprete di Otis, Asa Butterfield, è realmente una psicologa. Questo aspetto ha reso la recitazione dell’attore più vera e sensibile. L’attore ha chiarito però che la madre non è per nulla come Jean. Mesi di ricerca e preparazione sono stati fondamentali per l’attrice Emma Mackey nel plasmare il personaggio di Maeve Wiley. Durante questo periodo intensivo di studio, Mackey ha deciso di comprendere a fondo il mondo del suo personaggio.
Avete mai notato che le ambientazioni e lo stile di Sex Education sono a metà tra gli anni 80\90 e la nostra contemporaneità? Se sì, non vi siete sbagliati, è stata proprio una scelta della regista Laurie Nunn ed il motivo è semplice. Creare un ambiente che mescolasse la contemporaneità con gli anni 80 e 90, permette alla serie di essere molto più inclusiva e aperta ad un pubblico più vasto. Questa scelta di design si traduce in un senso di nostalgia per gli spettatori più adulti, che possono riconoscere elementi familiari dai loro anni di adolescenza. Ma, allo stesso tempo, la serie resta altamente accessibile per il pubblico più giovane, che può apprezzare l’ambientazione senza dover conoscere a fondo le tendenze degli anni ’80 o ’90.