Suburræterna | Dopo una pausa di tre anni, Suburræterna, sequel della serie originale Suburra, riporta lo spettatore tra gli intrighi di potere criminali di una Roma in piena crisi sociale. Ritroviamo Alberto Anacleti (Spadino, interpretato da Giacomo Ferrara) a Berlino, innamorato, dove cerca di allontanarsi dal suo passato, ma una nuova minaccia lo richiama alle oscure strade della capitale italiana. La trama si sviluppa intorno a nuovi equilibri di potere conseguenti gli eventi del tragico finale di Suburra, tradimenti famigliari e di coppia, e una guerra imminente. Le famiglie Luciani e Anacleti che dominano la capitale si caratterizzano, ancora, per un forte intreccio con la politica nazionale e la società romana. Il progetto, nuovamente seguito da Cattleya per Netflix con la regia di Ciro D’Emilio e di Alessandro Tonda , nonostante la pausa di tre anni si immerge direttamente nelle ambientazioni e nei toni della serie originale. È evidente lo scopo: mantenere intatto l’intreccio tra potere sociale e potere politico, con un interessante approfondimento sul ruolo della politica cattolica a livello sia nazionale che capitolino.
Il contesto romano, dove si intrecciano appunto il potere della Chiesa, dello Stato e del crimine, offre uno scenario unico, ed è certamente uno dei punti a favore di questo sequel/spin-off. Questa articolata connessione permette alla trama di svilupparsi in maniera più sommessa, forse, rispetto alla serie madre: l’equilibrio tra le forze di potere e tra i soggetti agenti principali appare sempre precario. Ciononostante, possiamo notare una certa pigrizia nell’integrazione di nuove figure, quindi a livello di sceneggiatura, che hanno spesso lo scopo di rimpiazzare le precedenti. L’instabile equilibrio dei rapporti stato-criminalità è un topos ormai chiaro, in particolar modo nella serialità italiana: elementi di questo tipo devono rimanere costanti; ciò non toglie però che gli strumenti narrativi possano intaccare anche queste fondamenta e che nuove prospettive non possano essere intraprese.