Supersex Reflections

Alessandro Borghi esplora il mondo intimo di Rocco Siffredi nella nuova serie Netflix

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Nel racconto di Supersex emergono momenti completamente caratterizzati da Rocco Siffredi, date che segnano la sua reale carriera nel mondo del porno. Accanto a lui, sempre in scena come Rocco Tano, bambino e adolescente, e poi Rocco il divo del porno in età adulta, si snoda un discorso che sembra coinvolgere tutti noi. La vera star di Supersex risulta essere il sesso, insieme al modo in cui lo viviamo, e come fa parte della nostra evoluzione personale nella ricerca della nostra identità. Il sesso attraversa Rocco e le persone che lo circondano, ma parla di tutti noi.

In questo contesto, le prime tre puntate tracciano la strada, indicando la destinazione. Supersex si rivelà un’educazione sentimentale atipica, con l’amore come punto di arrivo, sia per un’altra persona che per se stessi. Tuttavia, parte dall’inferno scambiato per paradiso e corregge la rotta al momento opportuno.

Rocco Tano è un giovane proveniente da una famiglia complicata e priva di risorse. Cresce sentendosi estraneo e si aggrappa all’attrattiva del bello. Il fratellastro diventa un punto di riferimento per lui, mentre viene bullizzato da una banda locale. La madre sembra preoccuparsi solo per il figlio più debole, mentre Rocco si sente destinato a sbagliare come il fratellastro.

Il giovane Rocco entra in contatto con il sesso in modo casuale, quando una rivista porno soft intitolata Supersex gli cade letteralmente dal cielo nel momento del bisogno. Questo accade durante il lutto per la morte improvvisa del fratello malato, un dolore insostenibile. Non comprende completamente quelle immagini, ma ne rimane affascinato, come accade con un sogno che non si capisce ma che fa svegliare felici. Questo mistero affascinante distrae dal dolore, conforta e riempie il vuoto causato dalla mancanza di risposte di fronte a un evento tragico.

Negli anni ’70, esperienze simili sono state comuni. L’eros si esprimeva attraverso bellissime storie a fumetti create da alcuni dei migliori autori (Crepax, Manara), libri e immagini che i genitori spesso facevano fatica a nascondere agli occhi dei figli curiosi. Questo mistero mi è stato rivelato esattamente in questo modo, ed è una cosa di cui sono grato.

Attraverso le pagine di un fotoromanzo soft porno e le battute, spesso rassicuranti, del fratellastro Rocco, man mano che cresce, inizia a formarsi la sua idea del sesso. Non solo come possesso, ma soprattutto come pulsione, la curiosità per l’altro, l’energia innata che si trova sotto e dentro la sua carne, come il sangue, l’ossigeno e tutto il resto che tiene vive le persone in modo automatico, senza che ci pensino mentre sperimentano secondo dopo secondo.

Supersex racchiude un viaggio sentimentale unico, svelando le complessità dell’amore, sia per gli altri che per sé stessi, il tutto partendo da un inferno scambiato per paradiso e raddrizzando la rotta al momento giusto.

Incontra Rocco Tano, un giovane che vive in un mondo povero e senza opportunità. Si trova in una situazione familiare complicata con fratelli malati e uno che è cresciuto con una prostituta. Rocco è sveglio ma malinconico e trova conforto nell’attrazione per la bellezza. Il fratellastro diventa un idolo per lui, mentre Rocco è bullizzato da una banda locale. Si sente trasparente agli occhi di sua madre e si avverte destinato a deludere come il fratellastro.

Il giovane Rocco incrocia il sesso quasi per caso, poiché letteralmente gli cade dal cielo sotto forma di una rivista soft porn dal titolo Supersex, proprio quando ne ha più bisogno, in mezzo al dolore per la morte improvvisa del fratello malato. Pur non comprendendo appieno quelle immagini, lo affascinano, simili alla felicità derivante dal risveglio dopo un sogno incomprensibile. Questo incantevole mistero distoglie da un dolore che toglie il respiro, offrendo un po’ di conforto e colmando il vuoto causato dalla mancanza di risposte dopo un evento tragico.

Negli anni ’70, simili situazioni erano comuni. L’espressione dell’eros si rifletteva in bellissime storie a fumetti di alcuni dei nostri migliori autori (Crepax, Manara), libri e immagini che i genitori faticavano a nascondere ai figli curiosi. Sono testimone di questo mistero, e ne sono grato.

Attraverso le pagine di un fotoromanzo soft porn e le battute, spesso consolatorie, del fratellastro, Rocco, sviluppa gradualmente la sua percezione del sesso. Riguarda il possesso, ma soprattutto l’istinto, la curiosità per l’altro, l’energia innata che si trova sotto e dentro la sua carne, simile al sangue, all’ossigeno e a tutti gli elementi che sostengono automaticamente la vita, sperimentati senza pensiero consapevole secondo dopo secondo.

Man mano che Rocco passa dall’infanzia all’adolescenza e successivamente a giovane uomo, influenzato anche dalla partenza del suo idolo, Tommaso, dalla famiglia dopo un matrimonio giovanile con Lucia, una ragazza attraente ed emancipata vista come una minaccia per l’ordine secolare del villaggio, scopre qualcosa nell’attrazione naturale dell’eros che lo fa sentire vivo e presente in sé stesso.

Crescendo, la scoperta del sesso, che avviene quando lascia la scuola per unirsi al fratellastro in Francia, aiutandolo nel ristorante dove lavora, equivale a sentirsi, ad essere presente nel momento, un processo naturale che, tra la povertà della sua crescita, regala una sensazione di felicità, di motivo per esistere. Il sesso diventa la sua chiamata.

Il sesso diventa una super energia vitale che riempie un vuoto emotivo e di comunicazione, diventando un modo per connettersi agli altri. È un atto meccanico che richiede una ricarica continua e culmina nell’orgasmo, ma lascia un senso di vuoto che porta a una rinascita immediata.

Man mano che Rocco si fa strada nel mondo, il sesso, l’atto stesso, si trasforma nella sua dimensione esistenziale, allineandosi sempre di più al concetto stesso di vivere e alla sua identità. Il proprio pene diventa un passaporto, simile a John Holmes in un film con Cicciolina. A questo punto, la prospettiva si sdoppia. Iniziamo a vedere la storia attraverso gli occhi di Rocco, ma anche attraverso gli occhi di partner occasionali e colleghi di set. Queste prospettive offrono sguardi differenti.

 

 

A Parigi, Rocco si perde involontariamente nei corpi di un club per scambisti, un rifugio per chi si sente soffocato dalla monotonia di un approccio vaniglia, classico e ripetitivo, in cui il sesso è praticato per procreare o per intimità, con l’avvertenza di stare attenti a non procreare. Lì, qualcuno lo nota e lo identifica prontamente come La Bestia, non solo per la sua natura ben dotata, ma soprattutto per la passione, oggettivamente simile a quella di un animale in accoppiamento, che diventa agitato e perde il controllo se la sua natura viene imbrigliata. Il suo approccio è considerato una virtù, ma vediamo sempre più spesso che chi condivide l’atto con lui si sente più come un oggetto della scena che parte della performance.Proveniente da una sorta di (dis)educazione sentimentale trasmessa dal fratellastro, che alla fine si è rivelato deludente quando è stato rivelato essere coinvolto con Lucia, la sua stessa metà, che rimane sempre l’essenza stessa del mistero femminile. Rocco fa sesso senza mai raggiungere una vera connessione con l’altra parte. Anche quando critica il porno che sta producendo, cerca autenticità e verità. L’apice della sua carriera e della sua storia personale si raggiunge qui.

L’amore-odio per Tommaso, che diventa sempre di più il doppio oscuro di Rocco, e la solitudine di un uomo che migliora e peggiora il porno allo stesso tempo, emerge. È un paladino della libertà sessuale, ma al tempo stesso un performer che privilegia sempre di più le sensazioni a scapito delle emozioni. Nonostante l’apice della sua carriera da single, Rocco sa solo scopare. L’amore è un territorio sconosciuto, e soprattutto non riesce a riconoscerlo, archiviandolo come fonte di dolore o distrazione.

Tuttavia, la chiave della serie si trova proprio in questo paradosso. Supersex non è solo lo show sull’origine di un supereroe del porno, ma la narrazione di un uomo che impara lentamente a superare i limiti del proprio ego per connettersi con gli altri. Scopre che fare l’amore è diverso da semplicemente scopare. Amplificando sensazioni ed emozioni per due, immergendosi completamente l’uno nell’altro, arricchisce su un’altra scala.

Questo concetto è evidenziato anche nell’ultima battuta della serie. Supersex è, dunque, un racconto romantico inaspettato, un viaggio attraverso l’amore e la sessualità che supera la superficie del porno per esplorare la complessità delle relazioni umane e la ricerca di una connessione più profonda.


 

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